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15 aprile 2017

Continuano gli arrivi alla Transtirrenica

Una regata perfetta, una volata condotta in testa quasi dall'inizio alla fine: può sintetizzarsi così la regata di Giancarlo Simeoli e Michele Vaccari sul Vismara 46 Aeronautica Militare, arrivato al traguardo di Riva di Traiano primo di tutta la flotta alle 6:02 del mattino di ieri. "Abbiamo fatto sempre le scelte che ritenevamo giuste”, ha commentato in banchina Michele Vaccari, “ed in effetti si sono rivelate azzeccate". "Erano 4 anni che ci preparavamo a questa regata in doppio”, ha aggiunto Giancarlo Simeoli, “e siamo contenti che il nostro lavoro sia stato ripagato. La nostra barca poi, con le arie leggere da il massimo, ed è questa una delle ragioni della nostra vittoria". Dopo di loro i due Sunfast 3600, Lunatika e Bora First. Stefano Chiarotti e Ambrogio Beccaria hanno tagliato il traguardo alle 12:09, mentre Piercarlo Antonelli e Giovanni Bonzio alle 12:46.
Un’altra storia da raccontare è il viaggio nel tempo di Alberto Bona, che a bordo del Class 40 ITA 55 Magalè ha completato il percorso della Roma x 1 in 4 giorni, 18 ore e 26 minuti, tagliando il traguardo alle ore 6.24. Bona si aggiudica così il primo posto tra i solitari e il terzo posto overall. Un primo appuntamento positivo per il giovane skipper dello Yacht Club Italiano che sta cercando partner per poter proseguire la stagione in Atlantico con la regata delle Azzorre (Les Sables-Horta e ritorno a luglio) e la Transat Jacques Vabre a novembre, due regate riservate agli equipaggi in doppio, principali appuntamenti del calendario della Class 40 per il 2017. ''Sono arrivato alle Eolie fresco come una rosa. Il ritorno invece è stato infernale: tutta di bolina con tanta, tanta bonaccia. Sapevamo che ci sarebbe stata e non ci siamo fatti mancare nulla. Ho vissuto il momento peggiore all'altezza di Ponza, nella nebbia, quando stavo per chiedere a Tommy (Tommaso Stella, preparatore del team e co-skipper di Bona a bordo del Mini Transat 756 la scorsa stagione, NDR). Ho capito che era l'inizio di un'allucinazione. Mi sono sdraiato in pozzetto e ho dormito. Ho vissuto un altro momento critico l'ultima notte, quando avrei dovuto fare l'ennesimo cambio di vela. Ci voleva il Code 0, una delle vele di prua che hanno l'età della barca, quindi dieci anni, e che durante la Transat Quebec-Saint Malo in compagnia di Soldini, Franco “Ciccio” Manzoli aveva soprannominato ''l'asino morto'' per quanto è pesante. Non ce l'ho fatta, ho continuato con il solent. Forse è così che mi sono giocato il primo posto assoluto che era un po' l'obiettivo segreto per questa regata. Detto questo, chiudo terzo overall, non è male”. E' stanco Alberto Bona e non riesce a credere che siamo già venerdì, anche perché ha diversi appuntamenti con potenziali partner: ''Ma davvero c'abbiamo messo così tanto? Basta. Voglio tornare in Atlantico e correre con altre barche della stessa classe.''
La notte della Roma per 1 si era aperta, però, con un grande coup de theatre. A 30 miglia dall'arrivo, quando era in testa alla flotta, Carlo Potestà gettava la spugna ed avvisava la Direzione di Corsa del suo ritiro. "Ho la testa un po' bollita”, scriveva Potestà, “e tagliare quel cavo d'acciaio (il sigillo al motore, NDR) con poco spazio è stata dura. Sto arrivando a motore". Viste le condizioni dichiarate, il Comitato di Regata è uscito per assisterlo nell'ormeggio verso l'una di notte.
Nella Roma per Tutti, infine, a prevalere in tempo reale è stato Junoplano (6:16), seguito da Shirlaf (7:19) e da Scricca (11:13). Ma per conoscere il nome del vincitore overall bisognerà ancora attendere parecchio.



U.V.A.I. - Unione Vela Altura Italiana